eccomi a nord. 
seduto nella veranda di una pensione.
la mia stanza è
foderata di teak e non ha il bagno.
il villaggio conta tre o quattro
templi. vedo giovani monaci con le tuniche
di colore acceso.
il fiume scorre accanto.
è un fiume pigro. quasi secco.
siedo su una poltrona
che pare un trono.
la veranda è affollata. ora di cena.
ho dormito
tra l'una e le quattro. la zanzariera è bucata.
il materasso sta sul
pavimento. però è pulito.
ho un ventilatore.
tutta la notte in
treno.
i locali seduti in terza. noi stranieri
distesi al riparo delle tende.
le porte aperte. un mutilato sulla
piattaforma aggrappato a una
ragazza.
uno fuma.
non ho dormito bene. la luna era rossa.
ho visto
territori senza luce. stazioni illuminate.
luoghi vuoti.
luoghi
parati a festa senza uomini e donne.
vuoti.
templi vuoti. case vuote.
stazioni vuote.
luoghi in attesa. o semplicemente vuoti.
domani forse
a chiang mai che è una vera città. dammi tue notizie.
se sei curiosa chiedi.